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Al confine con Campania e Basilicata, Rocchetta Sant’Antonio è considerato tra i più bei borghi d’Italia, tanto da meritare la prestigiosa Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
La prima fortificazione, risalente intorno all’anno mille, è forse d’origine Normanna e del primo castello, datato al 1050, oggi resta solo una torre.
Il vero simbolo di Rocchetta Sant’Antonio è, tuttavia, il cinquecentesco castello voluto da Ladislao II D’Aquino. Completata nel 1507, la fortezza che ricorda la prua di una nave è stata realizzata a forma ogivale, molto probabilmente su progetto di Francesco Di Giorgio Martini. La struttura è caratterizzata da ingegnosi sistemi di difesa e da eleganti linee che lo slanciano sul pendio del suggestivo borgo antico.
Tra i vicoli del centro storico e tra le pavimentazioni in pietra delle viuzze si erge la Chiesa Matrice del 1754, scrigno di opere di indiscusso valore, tra le quali si segnalano tele dello Scogniamiglio, Giaquinto, e Brudaglio.
Da ammirare, anche, la torre campanaria del Cinquecento che si conserva in tutto il suo splendore.
Si consiglia di visitare anche le zone rurali che custodiscono preziose tracce archeologiche e percorsi attrezzati per trekking, bike e ippica.
Interessante sono la ricca flora e la fauna presenti nei sinuosi guadi del grande Fiume Ofanto che bagna gran parte del territorio ai confini con la Lucania. Di notevole pregio sono anche le chiese e i conventi rupestri come l’abbazia di Santa Maria in Giuncarico, immersa nel bosco dell’Annunziata.

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